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Blasonario Giustinopolitano
Con annotazioni ed appendice relativa a blasoni di podestà e capitani veneti, prelati e ordini religiosi

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Giustino Poli Blasonario Giustinopolitano con annotazioni ed appendice relativa a blasoni di podestà e capitani veneti, prelati e ordini religiosi Capodistria MDMLXVIII Copertina
Da un documento del 1391 conservato nell'Archivio di Stato di Vienna Antico sigillo comunale - cera verde
da un'incisione in rame settecentesca. Già conservata dai conti Totto Justinopolis Metropolis Histriae
Emblemi araldici della città
Emblema delle diocesi unite di Trieste e Capodistria
ACERBI Già estinta nel 1611. Jacobus de Acerbis fu vicedomino nel 1419. ADALPIERO R. 1431 Risale al sec XII e fa parte delle 13 casate. Già estinta nel 1611. Pietro fu tra i compromessi nella sollevazione del 1348. AGAPITO Oriunda di Nicosia (Cipro), emigrata dopo il 1669, la famiglia porta dal 178 il titolo di conte feudatario di Creta. Iscritta nel N.C. nel 1802. Girolamo era membro dell’Accademia dei Risorti. Forse non abitava a Capodistria. ACERBI ADALPIERO AGAPITO
AGRESTA A.f.n.c. , aggregata al N.C. nel 1426 con Nicolaus, già estinta nel 1611. ALBANESE A.f.n.c. – R. 1431 con Hieronymus AGRESTA ALBANESE ALBANI
ALBERTI A.f.n.c. – R. 1431 con Joannes. Si identificherebbe poi con I Berto (?). Zannino, mercante di panni nel 1349; Giovanni, rettore degli artisti in Padova nel 1430; Giovanni, medico fisico nel 1480. ALDINO Di non certa provenienza, fatta risalire alla Pusterla al 1225. ALESSIO A.f.n.c. – R 1431 con Naçarius de Alexio; il chierico Nicolò è segretario e cancelliere di Francesco da Carrara tra il 1360 e il 1388. ALBERENGHI ALBERTI ALDINO ALESSIO
ALMERIGOGNA R 1431 con Domenicus, esclusa dalle cariche pubbliche. Almerico, notaio e cancelliere nel 1364; Rolando, vicedomino nel 1425 ALMERIGOTTI Risalente al sec. XII, R 1431 con Franciscus, fa parte delle 13 casate. Riconosciuta da Francesco I d’Austria. Un Almerigotti è presente nell’atto di donazione della mensa vescovile del 1186 (?); Verzio è gastaldo nel 1254; un Almerigotti è preside della Compagnia della Calza nel 1493; Antonio dona il fondo per la costruzione della chiesa e del convento, nel 1492, ai Minori Osservanti; Giorgio è professore di diritto nello Studio di Padova tra il 1495 e il 1522; Francesco (1729? – 1792) dottore, erudito e letterato; Giovanni ( † 1792) è censore dell’Accademia dei Risorti. La famiglia ha dato alla comunità molti sindaci e molti notai. ALMERIGOGNA ALMERIGOTTI
AMICO Estinta nel 1611. APOLLONIO È originaria di Pirano, dove Pietro fu console nel 1228. Aggregata al M.C. nel 1450 con Andreas. Lorenzo, capitano di cavalleria, si distingue nell’assedio di Padova e di Treviso nel 1530. AMICO ANDREIS ANGARAN APOLLONIO
ARGENTO È un ramo della famiglia triestina delle 13 casate, già estinto nel 1611. Pietro è notaio imperiale e cancelliere nel 1337. APOSTOLI ARGENTO
AZZO Appartenente alle 13 casate, risale al sec. XII ed è aggregata al M.C. con Petrus nel 1422. È già estinta nel 1611. Costantino è tra i più compromessi nella rivolta del 1348, tanto da essere condannato a morte. BADOER Ramo della nota famiglia veneziana, aggregato nel 1802, poi emigrato o estinto. ARIMINO AZZO BADOER
BAISINO (BAISIDO ?) R 1431, forse un ramo dei Baseggio. Già estinta nel 1611. BAISIO A.f.n.c. probabile ramo della famiglia precedente, aggregata al M.C. nel 1431 con Jaohannes de Baixio ed estinta nel 1551. Bartolomeo fu conestabile nel 1356; Simone, vicedomino nel 1428. BALAGANTE A.f.n.c. aggregata al M.C. con Gregorius, nel 1471. BAIDANO BAISINO BAISIO BALAGANTE
BALDI (BALDENO ?) A.f.n.c. già estinta nel 1611. Gaspare, vicedomino nel 1460. BARBABIANCA Facoltosa famiglia aggregata nel 1520 ed estinta nel 1782. Gian Andrea è uno dei mercanti che offrono denaro al Fontego. Eredita notevoli sostanze dagli Angelini e dagli Scampich. Possiede le peschiere di Leme dal 1691. Matteo (1532-1582) doctor in utroque jure, è vescovo di Pola dal 1576. BALDI BARBABIANCA
BARBO A.f.n.c. oriunda da Trieste (Montona ? Buie ?) e ramo della omonima famiglia veneta. Estinta nel sec. XIX. R 1431 con Jacobus. BARONZINI A.f.n.c. esistente nel sec. XVI ed estinta nel 1611. BASEGGIO R 1431, ramo della famiglia veneta già nota nell’anno 660. A Capodistria dal 1397. Nobiltà confermata da Francesco I, risiede anche a Trieste, Milano e Brescia col titolo di nobili di Capodistria, riconosciuto nel 1927. Un Baseggio è murarius nel 1503, altro è casseler a Venezia nel 1623. Nicolò è podestà nel 1822. La famiglia partecipa a tutte le guerre del Risorgimento, dal 1848 al 1915-18. BARBO BARONZINI BASEGGIO
BASEGGIO R 1431, ramo della famiglia veneta già nota nell’anno 660. A Capodistria dal 1397. Nobiltà confermata da Francesco I, risiede anche a Trieste, Milano e Brescia col titolo di nobili di Capodistria, riconosciuto nel 1927. Un Baseggio è murarius nel 1503, altro è casseler a Venezia nel 1623. Nicolò è podestà nel 1822. La famiglia partecipa a tutte le guerre del Risorgimento, dal 1848 al 1915-18 BASEGGIO
BATTIALA Aggregata al M.C. nel 1813, provenendo da Albona. Fregiata del titolo di conti della Repubblica Veneta dal 1741. BEAZIANO A.f.n.c., R 1431 con Francesco, cancelliere grande in Venezia. Giulio è ambasciatore nel 1675. Già estinta nel 1770. BATTIALA BEATIANO
BELGRAMONI R 1431 con Johannes Belgramonus. Un Belgramoni compare nel trattato di pace con Treviso nel 1216; Giovanni e Ambrogio sono consoli nel 1216. Acuista grandi sostanze nel sec. XV con matrimoni ben combinati e costruisce il palazzo detto poi Tacco. La famiglia è dichiarata nobile da Ferdinando I d’Austria nel 1561 e si estingue nel sec. XIX. Francesco, canonico, è vicario e amministratore generale del vescovo di Agria nel 1520; Pietro è sergente maggiore nel 1727; Ludovico ( † 1797) è poeta e Accademico dei Risorti. BELGRAMONI
BELLI Ricca famiglia di mercanti, aveva botteghe in Ponte nel 1590. Divenne poi una delle più illustri della città. Forse un ramo della omonima famiglia veneziana, o proveniente da Buie all’epoca della dedizione a Capodistria (1268). Capostipite è ser Jacopo Bello de Belli (1356-1420), oriundo da Vicenza. Aggregata al M.C. nel 1430 con Giuliano, ottiene la conferma da parte dell’Imperatore Francesco I. Diede molti dottori, giureconsulti, letterati e prelati. Giovanni di Ottonello (padre Marco) fonda nel 1624 il convento dei Cappuccini. Numerosi i capitani comandanti di centurie a Mantova, in Dalmazia e in Morea. Nicolò Ambrogio viene decorato da Ferdinando III col titolo di nobile di Boemia e col predicato de Truckhoff. In Boemia, Ignazio è comandante di cavalleria. Cristoforo, medico, è podestà di Capodistria nel 1870 e Nicolò, avvocato, ultimo rappresentante della famiglia, morto nel 1942, è podestà nel 1918, all’epoca della liberazione. BELLI
BELLI Ricca famiglia di mercanti, aveva botteghe in Ponte nel 1590. Divenne poi una delle più illustri della città. Forse un ramo della omonima famiglia veneziana, o proveniente da Buie all’epoca della dedizione a Capodistria (1268). Capostipite è ser Jacopo Bello de Belli (1356-1420), oriundo da Vicenza. Aggregata al M.C. nel 1430 con Giuliano, ottiene la conferma da parte dell’Imperatore Francesco I. Diede molti dottori, giureconsulti, letterati e prelati. Giovanni di Ottonello (padre Marco) fonda nel 1624 il convento dei Cappuccini. Numerosi i capitani comandanti di centurie a Mantova, in Dalmazia e in Morea. Nicolò Ambrogio viene decorato da Ferdinando III col titolo di nobile di Boemia e col predicato de Truckhoff. In Boemia, Ignazio è comandante di cavalleria. Cristoforo, medico, è podestà di Capodistria nel 1870 e Nicolò, avvocato, ultimo rappresentante della famiglia, morto nel 1942, è podestà nel 1918, all’epoca della liberazione. BELLI
del BELLO Antica famiglia oriunda da Venezia, R 1431 con Julianus, confermata da Francesco I. Alvise è capitano del granduca di Toscana nel 1684; Nicolò è sindaco deputato e capitano degli schiavi nel 1791; Pietro è podestà di Capodistria dal 1838 al 1841. del BELLO
BELTRAME Esistente nel sec. XVI, la famiglia è già estinta nel 1611. BEMBO Ramo dell’omonima famiglia veneziana, dalla quale ripete lo stemma, risale al sec. XII e fa parte delle 13 casate. R 1431 con Andreas. Benedetto è notaio nel 1357. Altro ramo della famiglia, con lo stemma recante le tre rose rosse, viene aggregato al M.C. nel 1802. BELLOSELLO BELTRAME BEMBO
BENEDETTI Aggregata al M.C. nel 1802, con Michele, medico, morto nel 1819. BENINI Oriunda di Colagnola, la famiglia viene aggregata al M.C. nel 1802. Nobiltà confermata da Francesco I. Giovanni Vincenzo, medico letterato, 1795. BERNARDO A.f.n.c., R 1431 con Antonius, esiste ancora nel sec. XVI. BENEDETTI BENINI BERENGAN BERNARDO
BERTALDINO A.f.n.c. esistente nel sec. XIV e già estinta nel 1611. BERTO A.f.n.c. già estinta nel 1611. Forse tutt’uno con gli Alberti. Francesco è notaio nel 1357; Giovanni è giudice nel 1364. BESENGHI Nota famiglia d’Isola, aggregata al M.C. nel 1802, riconfermata da Francesco I nel 1823. BLAIONI A.f.n.c., nota nel 1275 e già estinta nel 1611. BERTALDINO BERTO BESENGHI BLAIONI
BOCCHINA Famiglia oriunda da Pinguente, aggregata nel 1802. Alessio, ultimo membro della famiglia muore in Capodistria nei primi anni del sec. XIX lasciando eredi dei beni e dei titoli i Gravisi Barbabianca. BONACORSO A.f.n.c., R 1431 con Nicolaus Bonacurtio, nota nel 1243 e già estinta nel 1611. Bonacorso, canonico di Aquileia, è vescovo di Cittanova nel 1243 e di Capodistria nel 1268. BONASPERIO A.f.n.c. esistente nel sec. XV e già estinta nel 1611. BONZANINO A.f.n.c. aggregata al M.C. nel 1430 con Gasparo e Pietro. R 1431 con Sanctorius. Già estinta nel 1611. BOCCHINA BONACORSO BONASPERIO BONZANINO
BONZIO A.f.n.c. oriunda da Venezia, dove era rimasta iscritta dal 1664 al 1700. Giuseppe, poeta (1770). BORISI A.f.n.c. oriunda da Antivari e aggregata al M.C. nel 1617. Titolo di conti veneti concesso nel 1725 e conferma di Francesco I. Feudatari della signoria di privata giurisdizione di Fontane, acquistata per denaro. Bernardo è maggiordomo e consigliere del Voivoda di Valacchia nel 1593, detmano e generale di cavalleria del Principe di Moldavia. Giacinto è addetto al capitano generale da mar di Venezia nel 1640. BONZIO BORISI
BOSIO Aggregata nel 1802 con il col. Carlo Maria, di origine trentina. BOTTO Antica famiglia già estinta nel 1611. BRAGADIN Ramo dell’illustre famiglia veneziana, aggregato nel 1802 e confermato da Francesco I. BOSIO BOTTO BRAGADIN
BRANCALEONI A.f.n.c. già estinta nel 1611. BRATI Antica famiglia di origine albanese, immigrata nel sec. XIV, estinta nel 1848. R 1431 con Gaspar. Ser Gregorio e Sardo vivevano a Capodistria nel 1329. Aggregati una prima volta nel 1423, i Brati si trasferivano poi, nel 1725, a Venezia col titolo di conti. Venivano aggregati nuovamente nel 1802. Nel sec. XIII, il patriarca di Aquileia Gregorio di Montelongo conferiva in pegno a Alberico il castello di S. Giorgio in Laymis (al Quieto). Anselmo e Giovanni sono vicedomini nel 1495. BRATTI Famiglia immigrata da S. Donà di Piave nel sec. XVIII, mai aggregata al M.C. Andrea, vescovo e barone del Regno Italico, cavaliere della Corona di Ferro; Gio Batta, piarista e professore in Collegio, considerato il maggior responsabile della sommossa antiaustriaca del 1797. BRANCALEONI BRATI BRATTI
BRUNI A.f.n.c. oriunda da Antivari nel sec. XVI. Antonio, poeta (1611). BRUTI (Brutti) A.f.n.c. – Di antichissima nobiltà in Durazzo, che vanta per capostipite Marco, signore della stessa (1285). Venuta a Capodistria nel sec. XVI ed aggregata al M.C. nel 1575. Nel 1749 la Repubblica Veneta concede il titolo di conte, che Francesco I conferma. Ha dato 4 vescovi: Pietro (Cattaro, 1588), Antonio (Dulcigno), Giacomo (Cittanova, 1671) e Agostino ( † 1747) di La Canea e quindi di Capodistria. Molti i dragomanni: Antonio (1446), Barnaba, cavaliere di San Marco (1619), Bartolomeo (1717). La branca di Bartolomeo riceve il titolo di conte nel 1717 mentre quella di Agostino riceve il titolo nel 1735. Letterati: Alessandro e Giova Battista. Giacomo muore eroicamente a Corfù, nel 1715, col grado di capitano. Agostino, cavaliere dell’Ordine di S. Stefano di Toscana, fu senatore del Regno Italico nel 1809, e pertanto trasferito a Milano. Barnaba, podestà di Capodistria nel 1814-16; il cugino Barnaba podestà nel 1816-18. Conferma di Francesco I. BRUNI BRUTI
BRUTI (Brutti) A.f.n.c. – Di antichissima nobiltà in Durazzo, che vanta per capostipite Marco, signore della stessa (1285). Venuta a Capodistria nel sec. XVI ed aggregata al M.C. nel 1575. Nel 1749 la Repubblica Veneta concede il titolo di conte, che Francesco I conferma. Ha dato 4 vescovi: Pietro (Cattaro, 1588), Antonio (Dulcigno), Giacomo (Cittanova, 1671) e Agostino ( † 1747) di La Canea e quindi di Capodistria. Molti i dragomanni: Antonio (1446), Barnaba, cavaliere di San Marco (1619), Bartolomeo (1717). La branca di Bartolomeo riceve il titolo di conte nel 1717 mentre quella di Agostino riceve il titolo nel 1735. Letterati: Alessandro e Giova Battista. Giacomo muore eroicamente a Corfù, nel 1715, col grado di capitano. Agostino, cavaliere dell’Ordine di S. Stefano di Toscana, fu senatore del Regno Italico nel 1809, e pertanto trasferito a Milano. Barnaba, podestà di Capodistria nel 1814-16; il cugino Barnaba podestà nel 1816-18. Conferma di Francesco I. BRUTI
BUDRI A.f.n.c. aggregata nel 1430 con Gaspare de Budris. Jacopo, notaio nel 1480. BUNINO R 1431 con Ambrosius. BUZO Antica famiglia aggregata al M.C. nel 1525 con Giorgio. BUDRI BUNINO BUZO
CADOBRIO Antica famiglia già estinta nel 1611. CALAFATI Famiglia oriunda della Dalmazia ed aggregata nel 1802 con Angelo, sindaco deputato, preside provvisorio dell’Istria, presidente della Deputazione per l’Illirio, intendente della provincia di Trieste, Gorizia ed Istria, cavaliere della Corona di Ferro, Ufficiale Aquila d’Oro della Legion d’Onore, barone del Regno d’Italia (dal 1811). Morto a Capodistria nel 1822. CANDI Famiglia oriunda da Padova, già estinta nel 1611. Hieronymus, notaio nel 1485. CADAMURO-MORGANTE CADOBRIO CALAFATI CANDI
CANI R 1431, famiglia oriunda da Sulmona, con Dominicus. Già estinta nel 1611. CARERIO Antica famiglia già estinta nel 1611 CANI CARERIO
CARLI A.f.n.c., R 1431 con Andreas. Oriunda da Siena o da Ancona, capostipite Enrico, 1170 (l’archivio di famiglia è andato distrutto per incendio nel 1721). Fregiata del comitato veneto nel 1716. Cesare è conte del S.R.I. nel 1348; Simone è ambasciatore a Innsbruck del re di Francia Carlo VII nel 1430; Francesco è cavaliere di Malta nel 1565; Domenico è vescovo di Zante e di Cefalonia nel 1565; Gian Rinaldo è dragomanno grande nel 1716; il più illustre della casata è Gian Rinaldo (1720-1795) poligrafo, politico e industriale. La famiglia diede avvocati e letterati. Simeone è preside della Camera dei Conti di Parigi (1438 o 1538). CARLI
CARNEA STEFANEO Famiglia friulana aggregata al M.C. nel 1802. CASTO Antichissima famiglia infeudata a Pirano dal patriarca Volchero nel 1212. Giacomo, giudice nel 1364; Simone, aggregato al M.C. nel 1456. CARNEA STEFANEO CASTO CASTRO
CERGNA R 1431 con Salvatore. Esiste un’omonima famiglia triestina. CERNIVANI A.f.n.c. esistente nel sec. XVI ed aggregata al M.C. nel 1802. CICOGNA Ramo dell’antica famiglia veneta, aggregata al M.C. nel 1802 e confermata nel 1817 e 1891 CERGNA CERNIVANI CICOGNA
CLUSA R 1431 con Dominicus, Rigutius e Paulus, esistente ancora nel sec. XVI. CLUSA COCCO
COMBI Famiglia di origine lombarda aggregata al M.C. nel 1802 e confermata da Francesco I. Diede alla città letterati e uomini di legge, podestà. Carlo è alla testa del movimento irredentista istriano, professore nella scuola superiore di commercio in Venezia e assessore comunale in quella città. CONCINA Famiglia oriunda da San Daniele del Friuli e aggregata al M.C. nel 1802 col conte Giacomo. CONTARINI R 1431 con Antonio, del ramo dell’omonima famiglia veneta. CODICI COMBI CONCINA CONTARINI
CONTESINI-HETTOREO Famiglia di Isola, nota nel 1599, fregiata del comitato veneto nel 1709, aggregata al M.C. nel 1705, annullata nel 1706, estinta nel 1820. CONTUCCI Aggregata al M.C. nel 1802. CANALE CONTESINI ETTOREO CONTUCCI
CORNER Ramo dell’antica famiglia veneziana, esistente nel sec. XV ed estintasi nel sec. XIX. Confermata da Francesco I. CORTE A.f.n.c. , R 1431 con Christophorus, aggregate al M.C. nel sec. XIV ed estinta nel sec. XIX. Un suo membro è colonnello di fanteria al servizio del Re di Napoli; altro membro fu, nel ‘700, condannato a morte in contumacia, probabilmente innocente. Nazario è podestà di Due Castelli nel 1738; Vittorio è sottotenente della Guardia Nazionale nel 1809. COSTA A.f.n.c. , R 1431 con Zaninus, estintasi nel 1611. Bartolomeo, noto architetto nel 1435. COSTANTINI Famiglia estintasi nel 1591. Giovanni Vincenzo, vicedomino nel 1539; Jacopo, oratore nel 1562. CORNER CORTE COSTA COSTANTINI
DAINO (DAINI?) A.f.n.c. , R 1431 con Bernardus, già estinta nel 1611. DIETALMO Giovanni è vicedomino nel 1264, console e oratore nel 1274. DAINI DALLA FRASCA DARPONI DIETALMO
DIVO A.f.n.c. , R 1431, aggregata al M.C. nel 1462, esclusa dalle cariche alte. Vincenzo, notaio, tabellione e giudice nel 1498. La famiglia ha dato eruditi, letterati, latinisti e grecisti. Andrea traduce l’ “Iliade” e l’ “Odissea” (1537); Cornelio, minorita, è teologo e filosofo. DOCAINI A.f.n.c. , oriunda dell’Albania ed estinta nel 1609. Un Giovanni Dchayno, nel sec. XV (?), era proprietario della villa detta poi Decani. Pomponio è vicedomino nel 1550. DIVO DOCAINI DOLCE
DRAMONI A.f.n.c. esistente nel sec. XV e già estinta nel 1611. ELIO R 1431 con Nicolaus, estinta nel 1786, vescovo di Capodistria nel 1572, vicario della Basilica Vaticana. DRAMONI ELIO EMO
FABIANI (Flabiano, Flabano) A.f.n.c. già estinta nel 1611. FABIANI
FACINA (Faccina) Antica Famiglia delle 13 casate, risalente al sec. XII. FAVENTO Aggregata al M.C. nel 1802 e confermata da Francesco I nel 1824. Capostipite Pietro, giudice nel 1806. FEBEO Famiglia oriunda da Muggia o da Pirano, estinta nel 1571. Ambrogio, oratore e professore nel 1520; Giovanni vicedomino nel 1564; Giuseppe, letterato e giureconsulto (1528-1571). FEDOLA A.f.n.c. aggregata al M.C. nel 1431 ma esclusa dalle cariche nobili. FACINA FAVENTO FEBEO FEDOLA
FERMANI R 1431 con Giovanni, notaio nel 1475. FINI R 1431 con Vincentius de Fino, aggregata al M.C. con Valerio, facoltoso mercante resosi benemerito offrendo capitali al Fontego. Pur non apparendo nel ruolo dei titolati istriani del sec. XVIII, la famiglia si fregiava del titolo comitale; si estinse nel sec. XIX. Antonio, cavaliere e dottore nel 1595; Fabio, cronista della peste del 1630; Raimondo, provveditore ai confini nel 1648; Orazio, autore della “Medea in Istria”, consultore in jure della Repubblica Veneta (1684), cavaliere e dottore aggregato alla cittadinanza veneziana nel 1675. Comitato veneto nel 1760 (?). FERMANI FINI FINI POLA
FIORAVANTI A.f.n.c. oriunda da Treviso e già estinta nel 1611. Francesco è compromesso nella rivolta del 1348. FLORENZIA R 1431 con Bartholomeus de Florentia. FRANCESCHI Famiglia immigrata Pola nel 1580. De FRANCESCHI Famiglia oriunda da Candia, aggregata al M.C. nel 1802 e confermata da Francesco I. FIORAVANTI FLORENZIA FRANCESCHI de FRANCESCHI
GALLIS (Gallo) Antica famiglia aggregata al M.C. nel 1422. Lampidio è arcivescovo di Zara nel 1141; altro Lampidio è vescovo di Veglia nel 1322; Zanone è capitano generale della fanteria del duca di Milano nel 1422. Di origine veneta. GALLIS GAVINELLO
GALLIS (Gallo) Antica famiglia aggregata al M.C. nel 1422. Lampidio è arcivescovo di Zara nel 1141; altro Lampidio è vescovo di Veglia nel 1322; Zanone è capitano generale della fanteria del duca di Milano nel 1422. Di origine veneta. GALLIS
GAVARDO Una delle famiglie capodistriane più illustri, oriunda da S. Martino di Brescia, aggregata al M.C. nel 1416. R 1431 con Philippus. Aggregata anche a Pola nel sec. XV, confermata da Francesco I e iscritta nell’elenco ufficiale della nobiltà italiana. Il capostipite Gavardo I è capitano generale della cavalleria del patriarca Volchero (1210) vincendo in battaglia Ludovico di Baviera. Riceve il feudo di Carcauze. Rantolfo è tra i fondatori dell’ospitale di S. Nazario (1262). Gavardo II è sopracomito della galera di Capodistria alla presa di Candia (1356), sulle cui mura pianta per primo la bandiera di San Marco; l’anno successivo è alla difesa di Corfù. Santo I è conduttore della cavalleria di Ladislao re di Napoli, presso il quale difende l’onore degli istriani (1414); nel 1452 vince a Cerreto per i Veneziani; nel 1463 è capitano generale contro i Triestini e gli arciducali ottenendo in premio Castelnuovo; muore all’assedio di Trieste. Giovanni Filippo si distingue come capitano nella guerra in Friuli del 1481-90; sei Gavardo prestano servizio nella guerra degli Uscocchi. Rinaldo I (1479- ) è per 25 anni capitano collaterale, nunzio, commissario in Toscana, ministro di II ordine in legazioni importanti. Giovanni, capitano degli Schiavi in patria (1614), p segretario del generale Barbaro in Candia; Antonio ( † 1664) è comandante della fortezza di Brescia e Pietro II di quella di Palma. Gavardo (1704-1731) si distingue a Londra; Alessandro verseggia in patria (“La Rinaldeide”) e Tino nel 1914, si distingue come poeta vernacolo. GAVARDO
GERMANIS A.f.n.c. , R 1431 con Petrus, estinta nel 1475 con Antonio, notaio. GIEZI A.f.c. esistente nel sec. XV e già estinta nel 1611. GILAGO A.f.c. Varnerio, podestà di varie località istriane e di Capodistria nel 1250. GILLALTO Famiglia esistente nel sec. XV e già estinta nel 1611. GERMANIS GIEZI GILAGO GILLALTO
GIOVANNI Antica famiglia consolare, R 1431 con Hieronymus, facente parte delle 13 casate, già estinta nel 1611. Giannetto è console nel 1216; Giovanni è capitano a Famagosta e governatore di Candia. GIRARDEO A.f.c. esistente nel sec. XV e già estinta nel 1611. GIROLDO A.f.n.c. , R 1431 con Antonius. Oriunda da Cremona nel 1180 e già estinta nel 1598. Feudataria della località da essa chiamata Geroldia. Antonio, vicedomino nel 1426. GIOVANNI GIRARDEO GIROLDO
GIUSTINIANI R 1431 con Bernardus, ramo dell’omonima famiglia veneta, nota già nell’anno 650. Esisteva ancora nel sec. XVII. GOESS Funzionario austriaco aggregato al M.C. nel 1802. GIUSTINIANI GOESS
GRAVAGNA Funzionario austriaco aggregato al M.C. nel 1802. GRAVISI A.f.n.c. aggregata al M.C. nel 1465, oriunda della Toscana ma da tempo dimorante in Pirano (Domenico, 1339). Nicolò, capitano a Padova, scopre una congiura e viene premiato con la signoria di privata giurisdizione di Pietrapelosa. La famiglia viene fregiata del marchesato veneto nel 1662, viene considerata la più illustre dell’Istria e riceve la conferma da Francesco I. Dopo la morte del capostipite Nicolò, la famiglia si divide in 4 rami, e il ramo primogenito si stabilisce in Capodistria, dove raccoglie le eredità dei Barbabianca e dei Bocchina. Ha dato molti uomini d’arme, letterati ed eruditi. Vanto è castellano di Castelnuovo nel 1479; Michele ha un grado nella guerra del 1509; Pietro, sopracomito, combatte contro i Turchi nel 1571; diversi membri sono stati barbaramente trucidati dagli Uscocchi nel 1613. Lucrezio è cavaliere del re di Polonia Sigismondo III nel 1588; Giovanni Battista prende parte alla battaglia di Pavia nel 1525; Gravise è governatore di Corfù nel 1651; Giovanni è cavaliere di Malta nel 1592; Leandro ( † 1720) è comandante della guardia del principe elettore di Baviera; Dionisio è poeta e commediografo di belle speranze, morto troppo giovane; Girolamo è storiografo e studioso della lingua italiana. Alcuni membri prendono parte alle guerre per l’indipendenza d’Italia. GRAVAGNA GRAVISI
GRAVISI A.f.n.c. aggregata al M.C. nel 1465, oriunda della Toscana ma da tempo dimorante in Pirano (Domenico, 1339). Nicolò, capitano a Padova, scopre una congiura e viene premiato con la signoria di privata giurisdizione di Pietrapelosa. La famiglia viene fregiata del marchesato veneto nel 1662, viene considerata la più illustre dell’Istria e riceve la conferma da Francesco I. Dopo la morte del capostipite Nicolò, la famiglia si divide in 4 rami, e il ramo primogenito si stabilisce in Capodistria, dove raccoglie le eredità dei Barbabianca e dei Bocchina. Ha dato molti uomini d’arme, letterati ed eruditi. Vanto è castellano di Castelnuovo nel 1479; Michele ha un grado nella guerra del 1509; Pietro, sopracomito, combatte contro i Turchi nel 1571; diversi membri sono stati barbaramente trucidati dagli Uscocchi nel 1613. Lucrezio è cavaliere del re di Polonia Sigismondo III nel 1588; Giovanni Battista prende parte alla battaglia di Pavia nel 1525; Gravise è governatore di Corfù nel 1651; Giovanni è cavaliere di Malta nel 1592; Leandro ( † 1720) è comandante della guardia del principe elettore di Baviera; Dionisio è poeta e commediografo di belle speranze, morto troppo giovane; Girolamo è storiografo e studioso della lingua italiana. Alcuni membri prendono parte alle guerre per l’indipendenza d’Italia. GRAVISI
GREGORINA Famiglia comitale oriunda da Cattaro, aggregata al M.C. nel 1802. GRILLI (Grillo, Grio) A.f.n.c. R 1431 con Petrus, aggregata al M.C. nel 1420 ma esclusa dalle cariche nobili. GRISONI A.f.n.c. , R 1431 con Nicolaus Grixonius, oriunda sa Jesolo ed espulsa da Venezia nel 1378, da dove si rifugiò a Capodistria. Estinta nel 1841. Comperò il titolo comitale nel 1742 (o 1754), che Francesco I confermava. Nel 1736 ereditava dai Sabini il feudo di S. Giovanni di Daila. Francesco è ambasciatore e oratore nel 1561; Annibale, inquisitore generale straordinario per l’Istria nel 1523 è il principale persecutore di Pier Paolo Vergerio; Antonio è maggior generale di Maria Teresa nel 1775; Francesco ( † 1807) è tenente colonnello austriaco. Francesco, morto nel 1841, è fondatore del Pio Istituto Grisoni, al quale ha legato le sue ingenti sostanze. GREGORINA GRILLI GRISONI
SIGILLO DELL'ULTIMO GRIO
GUIZARDO (Guizzardo) Antica famiglia non molto nota. Rantulfo de Guizardo viveva nel 1254. INGALDEO A.f.n.c. , di origine consolare, R 1431 con Johannes, estinta nel 1782. Bonifacio era console nel 1275; Giovanni, capitano degli Schiavi nel 1478. GUIZARDO INGALDEO
LANDI A.f.n.c. , R 1431 con Petrus, forse un ramo della famiglia veneta omonima. LANGUSCHI R 1431 con Jacobus. LANDI LANGUSCHI
LEPORE A.f.n.c. , R 1431 con Michele, già estinta nel 1611. Antonio era castellano di Pietrapelosa nel 1429. LONGO Forse una sola famiglia con i Languschi. Esiste pure una famiglia veneta con lo stesso cognome. LOREDAN Famiglia patrizia veneta, R 1431 con Julianus, castellano in Castel Leone. LOREDAN Ramo della precedente, R 1431 con Bernardus, presto estinto. LEPORE LONGO LOREDAN
LOSCHI Antica famiglia oriunda di Vicenza, iscritta nel N.C. di Pola e citata dal Manzuoli come appartenente alla nobiltà capodistriana. Estinta prima del 1641. LUCIATI (Lucciato) A.f.n.c. , R 1431 con Gregorius, già estinta prima del 1611. LUGNANI R 1431 con Ambrosius, aggregata al M.C. nel 1424, confermata da Francesco I. Un Petrus Zunani compare nello strumento di pace tra Wolchero e i Veneziani nell’anno 933. Gregorio e Ambrogio sono notai nell’atto di dotazione della mensa vescovile del 1186. Domenico è vicedomino nel 1314; Ambrogio compare tra i compromessi nella ribellione del 1348; Manfredino è uno dei capitani delle 10 compagnie dei “cavrisani” a Padova nel 1406; Tiso è connestabile del Gattamelata e benemerito della Repubblica Veneta (1454); Lugnano è capitano a Parenzo e a Due Castelli nel 1464; Manfredino, conestabile e capitano alla presa di Padova del 1509 e di Zara; Tiso si distingue alla testa dei 50 balestrieri “cavrisani” a Verona nel 1453. Numerosi i militari e da ultimo studiosi e professori. Giuseppe (1793-1853) professore dell’Accademia Nautica di Trieste e animatore della Biblioteca Civica. LOSCHI LUCIATI LUGNANI LUSCHIS
MADONIZZA Facoltosa famiglia oriunda da Traù (1704), aggregata al M.C. nel 1802 e confermata da Francesco I. Ha dato uomini di legge, giornalisti, patrioti. Antonio (1806-1870), parlamentare nel 1848 a Vienna, uno dei maggiori esponenti della Dieta provinciale istriana, capo del movimento liberale italiano. MALAGUGINI Antica famiglia esistente nel sec. XV e estinta nel 1580. MADONIZZA MAFFONI MAITI MALAGUGINI
MALGRANELLO A.f.n.c. , R 1431 con Jeremias, già estinta nel 1611. Giuliana, morta nel 1551, è proclamata Beata dell’Ordine dei Servi. MALCABERTO R 1431 con Bonus. MANZINI A.f.n.c. del ceppo dei marchesi di Albona, estinti, oriunda da Bergamo nel sec. XVI, aggregata al M.C. nel 1650 grazie al versamento di 1200 ducati, confermata da Francesco I e iscritta nell’elenco ufficiale della nobiltà italiana (1927). Giovanni (1695-1788) capitano architetto del Castel Leone e porzioni delle mura a tramontana e a greco. MALCABERTO MALGRANELLO MANZINI
MANZINI A.f.n.c. del ceppo dei marchesi di Albona, estinti, oriunda da Bergamo nel sec. XVI, aggregata al M.C. nel 1650 grazie al versamento di 1200 ducati, confermata da Francesco I e iscritta nell’elenco ufficiale della nobiltà italiana (1927). Giovanni (1695-1788) capitano architetto del Castel Leone e porzioni delle mura a tramontana e a greco. MANZINI
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Questo album ha 120 pagine disegnate da Aldo Cherini    |    Ultimo aggiornamento il 10/05/20, 18:30