Sali di un livello
Castelli
Castelli, rocche e torri dell'Istria

Bogliuno_altra_veduta Boglino, altra veduta Bogliuno_altra_veduta
Bogliuno Bogliuno (?)- Concessa nel 1356 dal Patriarca d'Aquileia a Isacco Turrini, la rocca passa poi ai Moyses e alla libera baronia dei Barbo. Decade e va in rovina mostrando tuttavia una struttura poderosa piantata al limite superiore di una serie di gradoni di roccia viva. Bogliuno
Castel_Leone Castel Leone - Costruito dai Veneziani nel 1278, in mattoni con torri angolari rotonde munite di ballatoi sotituiti poi con tetti. Nel cortile interno a porticati si aprono magazzini e stalle mentre gli alloggi sono sistemati ai piani superiori. Resiste alla sollevazione anti veneziana del 1348, agli assalti dei Genovesi nel 1380, all'impeto degli Ungari di Re Sigismondo nel 1413. Con l'adozione delle armi da fuoco compaiono collarini e cannoniere, ma l'umidità mina le sue strutture rendendole malsicure sicché, a partire dalla seconda metà del 1500, l'opera viene ridotta a corpo di guardia e a adeposito militare. Completamente cadente finisce finisce sotto il piccone del demolitore nel 1822. (Ricostruzione secondo antichi disegni) Castel_Leone
Castelnuovo Castelnuovo - Già dei Neuhaus, passa nella seconda metà del 1400 ai Gavardo di Capodistria. Nel corso delle lotte tra Veneziani e Arciducali, nelle quali si distinguono, nel 1500, oltre ai Gavardo, Damiano Tarsia da una parte e Cristoforo Frangipani dall'altra, viene più volte presa e perduta e danneggiata gravemente. Castelnuovo
Cosiliacco Cosiliacco - In posizione dominante e protetto da impervi crinali, passa nel 1422 dai Duinati ai Wachsenstein, dai quali prende il nome. Nel 1574 succedono i Nicolich e da ultimo i Barbo, che lo lasciano andare in completa rovina. Cosiliacco
Duecastelli Duecastelli - Borgo fortificato per sbarrare la valle di Canfanaro, passa dal Patriarcato di Aquileia alla Repubblica di Venezia. Guerre e malattie falcidiano la popolazione tanto che agli inizi del 1700 il complesso resta disabitato andando in completa rovina. Duecastelli
Momiano_2 Momiano Momiano_2
Momiano_3 Momiano Momiano_3
Momiano Momiano - Domina la Gola di Valdragogna dall'alto di una rupe, che corona una ripida collina. Dopo il tentativo di Bianquino da Momiano d'imporre una sua signoria sull'Alta Istria, sopraffatto dai feudatari tedeschi di Pietrapelosa (1259), va ai conti di Gorizia e, nel 1313 ai Raunicher sino a che, dopo un breve periodo di possesso veneziano, viene venduto ai conti Rota (1508) per passare successivamente ai Petazzi. Momiano
Pietrapelosa_1 Pietrapelosa - Acquistato dalla Repubblica di Venezia nel 1420, ultimo resto della signoria feudale dei patriarchi d'Aquileia in Istria, viene dato in feudo ai marchesi Gravisi di Capodistria (1439), che lo mantengono fino al 1625 quando viene distrutto da un furioso incedio incidentale. Pietrapelosa_1
Pietrapelosa_2 Pietrapelosa Pietrapelosa_2
Pietrapelosa_3 Pietrapelosa Pietrapelosa_3
Pisino_1 Pisino - (cortile interno) Sorgente con uno dei lati maggiori sul pauroso precipizio della Foiba, è quanto si vede oggi dopo restauri, ricostruzioni e ampliamenti che non hanno tuttavia cancellato le forme rudi e gagliarde dell'architettura militare cinquecentesca. A pianta irregolare, rivela un carattere prettamente difensivo determinato dalla corona dei caditoi che risalgono al 1537. Il portale principale reca sei stemmi gotico-tedeschi di feudatari del 1400, dagli Schwantzemberg ai Duinati e Walsee. Nel 1766 viene acquistato da Antonio Laderchi marchese di Montecuccoli da Modena. Sede in varie epoche di diversi impieghi militari e amministrativi, anche come carcere. Pisino_1
Pisino_2 Pisino (altro lato del cortile interno) Pisino_2
Pisino_3 Pisino (cucina) Pisino_3
Pisino_4 Pisino (androne d'ingresso) Pisino_4
Pisino_5 Pisino Pisino_5
Pisino_6 Pisino (ingresso principale) Pisino_6
Pisino_7 Pisino Pisino_7
San_Servolo San Servolo - Prima della parziale ricostruzione. Posto a 446 metri di altezza su di un roccione sporgente dalla montagna e pertanto di accesso assai difficile. E' al centro di sanguinose lotte tra Veneziani e Arciducali e i loro alleati istriani e triestini. Nel 1511 i Capodistriani tentano di prendere il castello corrompendo il presidio ma, attirati in un'imboscata, vengono massacrati. In origini dei Ducaini, sudditi veneti, è fatto più volte oggetto di scambio di con altre rocche, va in fine ai Petazzi e, da ultimo, agli Economo. San_Servolo
Sanvincenti Sanvincenti - Possesso in origine dei vescovi di Parenzo poi, fino al 1265, dei Sergi di Pola. Nel 1500 viene assegnato ai Veneziani che lo vendono ai Morosini, i quali fin dal 1348 godono di alcuni diritti feudali su di esso. Nella seconda metà del secolo passa ai Grimani di Santa Lucia, che lo rimettono in piedi dopo un disastroso incendio e lo tengono fino alla fine del 1800 allorché lo vendono alla mensa vescovile di Parenzo. Difeso da quattro torrioni angolari, il complesso comprende l'abitazione del rettore, magazzini per le pubbliche entrate, una sala d'armi per 200 moschettieri, alloggi, due grandi cisterne e un'orto lungo la muraglia di tramontana. Si presenta tutt'ora in buono stato di conservazione. Sanvincenti
Sipar Sipar - Costruito in antichissima posizione presso l'attuale villaggio di Bassania forse sui resti della romana Sipatium, viene dato dai vescovi di Trieste, nel 1338, ai Bratti, che lo tengono fino al 1552. Nella seconda metà del 1600 viene comperato dai conti Rota. Abbandonato in epoca abbastanza recente, crolla dopo che le sue muraglie hanno resistito alla salsefine fin quasi ai giorni nostri. Sipar
Torre_di_Boraso Torre di Boraso - Sorge nei dintorni di Rovigno sulla sommità del Monte della Torre, dove sono stati rinvenuti resti romani, su di una antica fabbrica munita di cisterna e di sotterranei. Guastata dal tempo e dai secoli dirupata, mostra d'essere di origine antichissima. Torre_di_Boraso

Questo album ha 23 disegni di Aldo Cherini    |    Ultimo aggiornamento il 26/11/17 17.35