LE MOTONAVI GEMELLE “POLA” E “ROVIGNO”
Nel 1939,
rispondendo alle necessità derivanti dalle disposizioni governative riguardanti
le linee marittime convenzionate,
La motonave “Pola”, requisita il 9 gennaio 1942, veniva armata come incrociatore ausiliario ed assegnata dapprima alla base di
Brindisi, spostata poi a Prevesa. Compiva 231
missioni finché l’11 settembre 1943 sorpresa a Saseno
dalle conseguenze dell’armistizio, cadeva sotto il controllo tedesco con
l’imbarco di un picchetto armato ma mantenendo il proprio equipaggio, in
servizio di scorta di piroscafi con militari italiani prigionieri. All’uscita
dalla base di Cattaro, il 20 settembre, succedeva ad
un certo momento un fatto incredibile: si amava raccontare che una batteria
tedesca apriva per errore il fuoco creando molta confusione della quale
approfittava l’equipaggio italiano che, pur disarmato ma animato dal comandante
in seconda Lorenzo Fonda, sopraffaceva il picchetto tedesco, lo rinchiudeva in
una stiva e riusciva a prendere il largo rientrando a Brindisi nei ranghi della
R.Marina.
Nel settembre del
1945 troviamo la motonave a Venezia dove, dimessa, veniva riconsegnata alla S.A.N. Istria-Trieste. L’unità
ritornava l’anno dopo a Trieste, dove la situazione era ormai radicalmente
cambiata per cui passava in disarmo. Con il trattato di pace del 1947 la città
di Pola, abbandonata dagli Anglo Americani, si
svuotava di tutti i suoi abitanti in gran parte per via di mare col piroscafo
“Toscana” e ad affiancare la triste difficile operazione troviamo anche la
motonave “Pola” che ha fatto l’ultimo viaggio, quello
dell’addio alla città della quale portava il nome. Erano le ore 0,30 del 16
settembre 1947.
Non esisteva più a
Trieste nessuna possibilità di un proficuo impiego per cui, nel 1948, la
motonave veniva noleggiata alla Navigazione Toscana S.A., che l’acquistava nel
1953 e la noleggiava a sua volta, nel 1956, alla Società di Navigazione Adriatica
di Venezia. con la quale compariva in Puglia nel
collegamento tra Manfredonia, Isole Tremiti, Gargano e Termoli. Nel 1966 veniva
venduta a Francesco Saverio Aponte di Napoli, che
l’anno dopo la noleggiava alla Navigazione Libera del Golfo. Compariva anche
La motonave “Rovigno”, uscita anch’essa dagli scali del Cantiere San
Marco in perfetta sincronia, architettura, misure e consegna all’armatore della
gemella “Pola”, ne seguiva inizialmente la sorte
segnata dalla requisizione del 9 gennaio 1942 e dall’iscrizione nel registro
del naviglio ausiliario della R.Marina con la sigla D
29 ma con l’ impiego di trasporto veloce con base
prima a Brindisi e poi a Prevesa. Poi ognuna andava
incontro a sorti diverse. Dopo 277 missioni, anche la “Rovigno”
in sosta a Saseno veniva catturata dai Tedeschi ma
pochi giorni dopo, trasferita a Valona il 22
settembre, veniva silurata e affondata con perdita totale da due motosiluranti
inglesi.
|
|
Pitturazione mimetica a due tonalità di
grigio sulla fiancata sinistra della “Pola” e della
“Rovigno” |
Il comandante Lorenzo Fonda sulla plancia
della M/n “Pola” nell’ottobre del 1946 |
Fonti:
biblioteca
ed archivio dell’Associazione Marinara “Aldebaran” di
Trieste